Vobarno, Odolo, Casto, Pertica Bassa e Vestone: 5 realtà unite per un obiettivo comune.
Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr «Next generation Eu», per la Missione 5 «Inclusione e coesione», Componente 2 «Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore» e sotto componente 1 «Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale», è previsto il bando «Marginalità», i cui fondi saranno destinati al sostegno di iniziative per le persone fragili e vulnerabili, per dar vita a percorsi di autonomia delle persone con disabilità, per la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti e per creare centri di servizio per il contrasto alla marginalità.
5 Comuni uniti: Vobarno, Odolo, Casto, Pertica Bassa e Vestone.
Insieme hanno creato un unico ambito territoriale con l’obiettivo di ottenere 5 milioni di euro dedicati ai Servizi sociali e a disabilità e marginalità sociale: 2 per la capofila Vobarno, uno per Odolo e uno per Vestone. Mezzo milione a testa per Casto e Pertica Bassa.
Per provarci bisognava presentarsi come un ambito che avesse un minimo di 15.000 abitanti, e queste cinque realtà municipali insieme arrivano a quasi 17 mila.
Ma naturalmente servivano altre condizioni. Era necessario mettere insieme i valori relativi a 5 indici fondamentali: la presenza di extracomunitari sul territorio, una determinata anzianità media della popolazione, un importante fenomeno di spopolamento, la presenza sul territorio di fabbriche dismesse e abbandonate, un significativo fenomeno di abbandono scolastico e un basso livello di scolarizzazione.
«Una volta insieme, chi per alcuni indici e chi per altri – ricordano dai municipi alleati – il nostro indice complessivo risulta molto elevato, e per questo meritevole di finanziamento. Per questo abbiamo deciso di convenzionarci tra noi con ente capofila, come da bando, l’ente locale maggiormente popolato. Vobarno appunto».
Se i fondi saranno confermati, saranno stanziati dal ministero del Lavoro, e verranno impiegati per famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora con provvedimenti previsti dal Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023, con rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà, soluzioni alloggiative per gli anziani per garantire loro una vita autonoma, servizi socio-assistenziali domiciliari, forme di sostegno agli operatori sociali contro il burn out, e iniziative di housing sociale.