Palazzo Loggia spento per il caro bollette

Dalle 20 alle 21 di giovedì 10 febbraio l’illuminazione di palazzo Loggia verrà spenta per aderire alla protesta simbolica contro il caro bollette lanciata da Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Il forte aumento dei costi si ripercuote negativamente sui bilanci degli enti locali e, quindi, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini.

L’Anci stima per le Amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.

Il caro-bollette ha convinto la Loggia, infatti, a chiedere un confronto con A2A, che gestisce la rete dell’illuminazione pubblica di tutta la città, per trovare spazi di manovra entro cui muoversi per rendere meno pesante il costo dell’energia per i conti pubblici.

Negli anni scorsi, la multiutility ha realizzato un piano per la sostituzione delle lampade di illuminazione pubblica, realizzato da A2A Illuminazione Pubblica, che ha coinvolto circa 43.000 punti luce con apparecchi a LED. Ma se scelta ha garantito una diminuzione di oltre il 40% dei consumi, corrispondente a oltre 1.300 TEP, pari alla circolazione annua di più di 1.500 automobili e a più di 2.700 tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera, lo è altrettanto che «il Comune sta ancora pagando il costo dell’intervento nella bolletta: per questo, credo ci siano dei margini di soluzione e l’azienda ha già dato la propria disponibilità per un confronto sulla questione».

Il problema, inoltre, non riguarda solo l’illuminazione delle strade, ma anche gli edifici comunali e resta importante per tutti gli enti pubblici: «Pochi giorni fa, ho partecipato ad un webinar di Anci in cui è stato chiesto al governo uno stanziamento da 550 milioni per affrontare questa criticità: nella legge di Bilancio non è stata prevista alcuna misura, ci si è giustamente preoccupati soprattutto della situazione delle famiglie e delle imprese, ma ora bisogna trovare il sistema per sostenere gli enti pubblici», segnala Capra.

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