Covid, Beccalossi: su vaccini a clandestini occorre vederci chiaro

“Mentre centinaia di migliaia di giovani e meno giovani attendono con pazienza il loro turno dopo più di un anno di restrizioni, già 300 irregolari hanno ricevuto la loro dose al Niguarda, in attesa che parta una vera e propria campagna a tappeto. E’ giusto vederci chiaro e per questo presenterò un’interrogazione per chiedere tempi e modalità delle vaccinazioni agli stranieri clandestini presenti in Lombardia”.

Lo dichiara Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto nel Consiglio regionale della Lombardia, intervenendo nel dibattito sulle vaccinazioni agli stranieri irregolari, si stima oltre 112.000, presenti sul territorio lombardo.

“Nessuno discute il fatto che in emergenza sanitaria il vaccino sia necessario per tutti -prosegue Viviana Beccalossi- ma trovo inaccettabile che mentre i giovani lombardi sotto i 30 anni dovranno aspettare il 2 giugno per prenotarsi e mettersi in coda, si pensi di fare il vaccino il più presto possibile a persone che sono entrate in Italia clandestinamente”.La Lombardia -conclude Viviana Beccalossi- grazie all’azione del presidente Fontana, dell’assessore Moratti e di Guido Bertolaso è la regione che vaccina di più nel rispetto delle indicazioni governative, mantenendo al contempo il primato di migliore sanità italiana. Ma essendo le dosi ancora razionate, saremmo attrezzati per farne migliaia di più ogni giorno e siamo costretti ad aspettare. Non si capisce quindi perché i lombardi restino in fila e i clandestini li andiamo a cercare non per accompagnarli alla frontiera, bensì per vaccinarli il prima possibile”.

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