Angelo Ciocca: “La Caffaro inquina ancora, l’Europa dovrà sollecitare Roma per individuare le responsabilità””

“Il sequestro eseguito dai carabinieri Forestale e disposto dal gip di Brescia Alessandra Sabatucci su richiesta del sostituto procuratore Donato Greco e dell’aggiunto Silvio Bonfigli, nasce da un’inchiesta per disastro ambientale che dimostra il continuo inquinamento con valori di cromo esavalente e mercurio al di sopra dei parametri di legge. I magistrati hanno ricostruito che l’azienda nel cuore di Brescia inquina ancora”, così l’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca sull’indagine che ha portato al sequestro della Caffaro di Brescia e alla nomina di un curatore. “Per i magistrati – ha proseguito Ciocca – la barriera idraulica per evitare l’inquinamento della falda evidenzia forti criticità. L’europa dovrà sollecitare Roma per individuare le responabilità. Chi inquina paga e Brescia non può essere vittima con la Caffaro che deve pagare i costi della bonifica. L’ intervento della Procura di Brescia dimostra che occorre lavorare per bonificare subito l’area”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.