Il Distretto Rotary 2050 dona nuove attrezzature tecnologiche al Centro Studi CeSCAM
Le nuove strumentazioni, del valore di oltre 10 mila euro, saranno destinate alla raccolta dei dati relativi alle abitudini di guida degli utenti della strada, al monitoraggio dei volumi di traffico e allo studio del fenomeno dell’incidentalità in ambito urbano
Il Distretto Rotary 2050 rinnova la fiducia negli obiettivi e nelle potenzialità del Centro Studi Città Amica per la sicurezza nella Mobilità dell’Università degli Studi di Brescia, attraverso il finanziamento per il primo triennio e la donazione di nuove attrezzature tecnologiche finalizzate alle attività di ricerca, per un valore complessivo di 11.400 euro.
La nuova strumentazione permetterà al Centro di approfondire lo studio delle problematiche relative alla mobilità sicura e accessibile in ambiente urbano e la messa a punto di nuovi interventi per mitigare eventuali criticità. L’attività di ricerca e di raccolta dati, infatti, sarà più efficiente e puntuale e permetterà un’analisi più accurata del fenomeno dell’incidentalità, incluse cause e fattori di rischio.
Alla conferenza stampa in occasione della donazione ufficiale, tenutasi questa mattina presso la Sala Riunioni del DICATAM-Dipartimento di Ingegneria Civile Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica, al quale afferisce il CeSCAM, sono intervenuti il Direttore del DICATAM Giovanni Plizzari, il Direttore del CeSCAM Giulio Maternini, il Direttore Emerito del CeSCAM Roberto Busi e il Governatore del Rotary Distretto 2050 Maurizio Mantovani.
Focus delle nuove ricerche sarà la raccolta dei dati relativi alle abitudini di guida e allo spostamento degli utenti della strada, insieme al rilievo dei volumi di traffico e al monitoraggio dell’efficacia di alcuni interventi infrastrutturali migliorativi. In arrivo un dispositivo per il rilevamento dei flussi di traffico (velocità e tipologia dei veicoli); un eye-tracker, o oculometro, per l’osservazione del moto oculare durante la guida e uno smartphone dotato di specifica applicazione ad esso collegata; due action cameras per la rilevazione delle correnti di traffico; un pc portatile con software appositi per l’elaborazione dei dati raccolti e alcune unità di archiviazione.
Centro Studi Città Amica per la sicurezza nella Mobilità CeSCAM
Focus su qualità della vita e sicurezza nella mobilità, con particolare riferimento all’ambito urbano e agli utenti deboli della strada
Storia del CeSCAM
Il Centro Studi Città Amica (CeSCAm) fu istituito con Decreto Rettorale 642 del 13 ottobre 1995, con sede presso l’allora Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente (DICATA) dell’Università degli Studi di Brescia. Il fondatore e primo direttore scientifico è stato il prof. Ing. Roberto Busi, ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica.
Il CeSCAm, nell’ambito degli studi sullo sviluppo urbano e territoriale, si è da sempre occupato di problematiche inerenti alla qualità della vita e in particolare della sicurezza urbana: sicurezza stradale, accessibilità, qualità e confort degli spazi urbani, con particolare attenzione all’utenza debole della strada.
Nel 2013, a causa della variazione del Regolamento dell’Università, il “Centro studi CeSCAm” è stato trasformato nel “Laboratorio CeSCAm”.
Nel giugno 2019, l’Università degli Studi di Brescia, con il vigente nuovo Regolamento dei Centri Studi, ha trasformato il Laboratorio CeSCAm in CeSCAM “Centro Studi Città Amica per la sicurezza nella Mobilità“, con sede presso l’attuale Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica (DICATAM). Il nuovo Consiglio Direttivo ha coinvolto anche rappresentanti di enti e partner esterni all’Università, che condividono gli obiettivi del Centro Studi e supportano le attività di ricerca promosse dal CeSCAM.
Attività del CeSCAM
Il Centro Studi CeSCAM si occupa di problematiche inerenti la qualità della vita e in particolare della sicurezza urbana.
Le finalità del Centro sono:
- effettuare la sistematica opera di raccolta bibliografica sulla qualità della vita urbana, in particolare per quanto riguarda la sicurezza nella mobilità;
- rilevare ed analizzare le diverse situazioni di incidentalità in ambito urbano, con particolare riferimento agli utenti deboli della strada;
- individuare le cause dell’incidentalità, per tipologia di accadimento, meccanismi, utenti coinvolti e spazi;
- analizzare e quantificare le conseguenze dell’incidentalità stradale;
- elaborare metodologie di intervento per la mitigazione del rischio nella mobilità;
- elaborare metodologie (urbanistiche e nei settori della mobilità) per la progettazione degli spazi aperti urbani, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità;
- monitorare la relazione tra sviluppo urbano e territoriale e relativa qualità della vita, con particolare attenzione alla sicurezza nella mobilità (in particolare per quanto riguarda la realtà bresciana);
- promuovere iniziative di formazione del personale universitario e iniziative di collaborazione e scambio scientifico con istituzioni analoghe in Italia e all’estero;
- incentivare scambi culturali di studenti mediante stage presso istituti universitari (o istituzioni analoghe) in Italia e all’estero e viceversa;
- promuovere iniziative culturali e formative, nonché di supporto mirato alle pubbliche amministrazioni, agli enti proprietari e gestori di strade, nonché a soggetti privati, sulle tematiche della qualità della vita urbana con particolare riferimento alla sicurezza nella mobilità;
- offrire consulenza alle attività di produzione normativa e regolamentare in ambito nazionale, europeo ed internazionale;
- svolgere attività di validazione di infrastrutture in progetto ed in esercizio, di ricerca scientifica e tecnica, di redazione di manuali;
- effettuare attività di divulgazione nella Comunità scientifica e nella società civile sulle tematiche d’interesse del Centro.
Per quanto riguarda le attività di formazione e divulgazione, il CeSCAM organizza, con cadenza biennale, la Conferenza Internazionale Living and Walking in Cities (LWC), arrivata ora alla sua XXIV edizione, oltre che seminari, attività di aggiornamento e convegni di studio, nazionali e internazionali, anche in collaborazione con Enti Pubblici, Privati e Associazioni scientifiche, sulle tematiche della sicurezza stradale.
Il CeSCAM è membro dell’European Transport Safety Council (ETSC), organizzazione no-profit indipendente dedicata alla riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa.
Il funzionamento del CeSCAM è assicurato dall’utilizzo delle attrezzature affidate al Dipartimento DICATAM, nonché ad altri Dipartimenti interessati ai programmi di ricerca, anche di altre Università, e si avvale, per il primo triennio, del finanziamento da parte di alcuni Rotary Club del Distretto 2050 e di Brescia Mobilità S.p.A. Il Rotary Distretto 2050 e EGAF Edizioni s.r.l. di Forlì sono disponibili nel primo triennio a collaborazione per attività di divulgazione, organizzazione di seminari e convegni e pubblicazioni di manuali.
Il Centro potrà disporre di contributi, finanziamenti e proventi da contratti, accordi di programma, convenzioni con soggetti terzi, nonché da contributi liberali e donazioni da gestire d’intesa e nel rispetto della normativa dell’Università. I più recenti accordi, riguardanti il tema dell’incidentalità stradale e la valutazione degli impatti dell’infrastruttura su tale fenomeno, sono stati stipulati con la Prefettura di Brescia (unicum in Italia ad oggi) e con Polis di Regione Lombardia.
Il Consiglio Direttivo del CeSCAM
Il Consiglio Direttivo, istituito per decreto rettorale, è così composto:
- prof. Roberto Busi, Direttore emerito del CeSCAM;
- ing. Riccardo Gozio, Rotary Club;
- prof. Giulio Maternini, DICATAM – Università degli Studi di Brescia (Direttore);
- ing. Marco Medeghini, Brescia Mobilità S.p.A.;
- prof.ssa Michèle Pezzagno, DICATAM – Università degli Studi di Brescia;
- prof.ssa Michela Tiboni, DICATAM – Università degli Studi di Brescia;
- prof. Maurizio Tira, DICATAM – Università degli Studi di Brescia;
- prof. David Vetturi, DIMI – Università degli Studi di Brescia.