Il Gelato alla bava di lumaca di Mairano
Il gelato alla bava di lumaca e le radici
“DE.CO. di Mairano” premiate e Milano
Gli Oscar bresciani all’innovazione giovane nei campi
Una grande emozione e soddisfazione. Queste le parole degli imprenditori agricoli premiati questa sera a Milano in occasione del premio “Oscar Green” 2019, il concorso di Coldiretti dedicato alle innovazioni proposte dai giovani imprenditori. Due infatti i progetti che si sono distinti per particolarità e unicità: il gelato delle meraviglie alla bava di lumaca dagli effetti benefici e la radice DECO di Mairano, antica varietà rivisitata ed esportata in tutta Italia con effetti disintossicanti. L’allevamento di lumache è nato 4 anni fa dalla passione di due sorelle, Tania e Manola Bosio in Franciacorta e oggi presenta una linea cosmetica completa per il benessere del corpo e un gelato dagli effetti benefici.
“Il gelato – spiega Tania – è nato quando, pensando ad esempio ai malati oncologici, volevamo un alimento nutraceutico che, per la sua freschezza, fosse più appetitoso e facile da ingerire di altri cibi, e soprattutto più salubre grazie alle proprietà ormai riconosciute alla bava di lumaca, senza contare l’abbattimento dei conservanti e degli additivi presenti nei prodotti commerciali. Nelle nostre sperimentazioni, il gelato fatto così si è mostrato adatto anche a chi ha disturbi digestivi e intestinali oltre che per i diabetici”.
“Aver partecipato al concorso di Coldiretti – precisa Manola – è stata una grande soddisfazione , essere arrivate in finale è un’emozione fortissima, questo ci da la forza di continuare e di credere nella ricerca e nello sviluppo e soprattutto nell’applicazione di nuove tecnologie e studi in campo agricolo”
La radice di Mairano ha una storia di oltre 200 anni e viene riscoperta da Giuseppe Cazzoletti di Mairano: “oggi coltivo oltre 10 ettari di radice amara, poco più di dieci anni fa – racconta – eravamo a un bivio: smettere di coltivarla, perché ormai non la vendeva più nessuno, o provare a farla conoscere e apprezzare anche per le sue caratteristiche salutari. La radice amara, infatti, ha riconosciute proprietà disintossicanti e depurative. La vittoria oggi mi rende orgoglioso dei numerosi sacrifici fatti”. Insieme alla famiglia, Giuseppe gestisce un impresa ortofrutticola ed esporta i prodotti in tutta Italia attraverso la GDO.
La cerimonia, tenutasi nel cuore di Milano sulla splendida terrazza del palazzo Brian & Berry, ha visto anche la presenza di una importante delegazione bresciana in rappresentanza degli otto progetti presentati per il premio innovazione giunto alla dodicesima edizione.
“Siamo la generazione con le maggiori responsabilità, dobbiamo riuscire a mantenere il grande patrimonio di biodiversità che è la base della distintività del nostro Made in Italy – precisa Davide Lazzari delegato provinciale Giovani Impresa Brescia- siamo al bivio in cui ogni nostra scelta porterà a mantenere o perdere le nostre varietà storiche e la coltivabilità delle nostre terre.”
La cerimonia è iniziata con una tavola rotonda moderata dal delegato Coldiretti Giovani Impresa Lombardia Carlo Maria Recchia alla presenza di Veronica Barbati, Presidente Giovani Impresa Coldiretti, del Presidente regionale di Coldiretti Paolo Voltini, di Fabio Rolfi Assessore all’Agricoltura, al cibo e ai sistemi verdi di Regione Lombardia, di Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano con l’ospite Pasqualina Tripodi, giovane imprenditrice agricola calabrese ideatrice di Agri-gioielli.
“Proprio oggi è stato pubblicato sul bollettino della Regione Lombardia l’esito dell’ultimo bando Psr sulla misura giovani: abbiamo destinato altri 4 milioni di euro per aiutare 154 agricoltori lombardi under 40 ad avviare una nuova attività o a subentrare a quella di famiglia. Il ricambio generazionale è essenziale in agricoltura e gli Oscar green ne sono la dimostrazione: servono nuove idee, nuove tecnologie, nuove energie per rendere il settore primario sempre più sostenibile e moderno. Nella programmazione del prossimo Psr punteremo molto sul tema dell’innovazione”. ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi.
LE AZIENDE BRESCIANE FINALISTE DELL’OSCAR GREEN 2019
CATEGORIA CREATIVITA’
IL GELATO DELLE MERAVIGLIE DI TANIA E MANOLA BOSIO – LA REGINA DEL BOSCO SEDE TRAVAGLIATO ALLEVAMENTO DI CHIOCCIOLE A PASSIRANO
Due sorelle, Manola e Tania che decidono di allevare chiocciole in modo innovativo e, quest’anno, decidono d’inventare il gelato alla bava di lumaca, estratto secondo il metodo dolce. La sfida era quella di trovare un modo per rendere l’estratto di chiocciola più appetitoso e fruibile da tutti, grandi e piccoli. Le sorelle hanno un allevamento a Passirano (BS). Il gelato è prodotto in via sperimentale, si presenta in due gusti nel vasetto di vetro e una versione sullo stecco. La bava delle chiocciole viene estratta con metodo positivo, dura circa 1 ora e gli animali vengono sottoposti ad ozonoterapia, alla fine vengono riportate in allevamento. La bava di lumaca è utile contro disturbi dell’apparato digerente e respiratorio con proprietà calmanti, emollienti, lenitive, cicatrizzanti, antisettiche, idratanti, elasticizzanti e ricostituenti. Grazie alle certificate proprietà farmaceutiche, cerca di risolvere un problema di prevenzione da malanni (quale raffeddore e tosse) in modo gustoso.
CATEGORIA FARE RETE
LA RADICE “DISINTOSSICANTE” DI MAIRANO – di CAZZOLETTI GIUSEPPE – MAIRANO
L’unica radice amara al mondo con una certificazione comunale riconosciuta dal 2008 (DE.C.O. n°71) e in fase di ottenimento del Gobal Gap (una certificazione internazionale che garantisce la rintracciabilità del prodotto e dell’intera filiera) con proprietà benefiche da riscoprire. Eredito la passione della coltivazione della radice di Mairano dal mio bisnonno e ho deciso di renderla unica e di farla conoscere al mondo intero attraverso la commercializzazione in tutta Italia. Da quando ho ottenuto la certificazione ho inserito la radice nella grande distribuzione: Conad, Italbrix, Tosano, Migross e Despar triplicando sia la produzione che il fatturato. Essendo un prodotto di nicchia, la radice si lavora completamente a mano, tranne la semina, le altre lavorazioni vengono fatte manualmente, questo non ha impatto ambientale in termini di inquinamento. Una riscoperta da parte dei consumatori di un prodotto antico, ricco di tradizioni, dal sapere amarognolo e con potere disintossicante risponde all’esigenza da parte dei consumatori di riscoprire un prodotto antico e a beneficiare delle qualità disintossicanti, per il produttore investire nel settore e promuovere l’attività.
LE AZIENDE BRESCIANE ISCRITTE AL CONCORSO OSCAR GREEN 2019
IL VIGNAIOLO CUSTODE DI ANTICHE VARIETA’ DI DAVIDE LAZZARI – CAPRIANO DEL COLLE
Il legame con il territorio lo ha ereditato dalla sua famiglia, che dal 1890 conduce un’attività vitivinicola a Capriano del Colle (Brescia). Una volta entrato in azienda, Davide ha voluto rendere sempre più sostenibile la produzione: da una parte valorizzando le proprietà dei terreni attraverso tecniche agronomiche come la lotta agli insetti con la confusione sessuale; dall’altra recuperando le antiche varietà locali dimenticate o in via di estinzione. Nel 2001, con la facoltà di Agraria dell’Università di Milano, Davide ha ritrovato e integrato nella sua produzione due cloni locali sconosciuti del XVI secolo di Marzemino. Da una decina d’anni, inoltre, sta lavorando al recupero di una varietà autoctona del Monte Netto riscoperta quasi per caso.
ACCADEMIA IL COLMETTO SCUOLA DI FORMAZIONE AGROALIMENTARE IN FRANCIACORTA – DI AGOSTI ROBERTA – RODENGO SAIANO
Dopo un’attenta ricerca di mercato rispetto alle figure professionali e alle necessità delle aziende nel mondo della trasformazione agroalimentare e agrituristica, ci si è resi conto che il nostro settore di afferenza necessitava di figure professionali con un percorso di studi non prettamente teorico, dove l’azienda agricola agro-zootecnica-turistica, potesse inserirsi come materia predominante nel percorso di studi e di crescita umana e professionale degli studenti. Nel settembre 2018, nasce Accademia Il Colmetto-Symposium (struttura e percorso di studi accreditati da Regione Lombardia), e di conseguenza è iniziato il percorso di studi della prima classe prima composta ad oggi da 19 studenti del territorio franciacortino. Lo scopo dell’Accademia Il Colmetto è quello di generare un luogo in cui gli studenti possano essere invogliati e stimolati ad imparare grazie all’attenzione rivolta a tutte le figure professionali richieste (tradizionali ed emergenti).
METODO GENERA-TERRA di STEFANO LANCINI – CAPO DI PONTE
Dall’esperienza di impresa agricola è possibile costruire un percorso pedagogico/formativo che possa ispirare il mondo del business? Secondo l’Az Agr GeneraTerra sì.
In un mondo che sembra conoscere solo il linguaggio della velocità e della performance il metodo GeneraTerra proverà a riportare alla ribalta concetti come l’attesa, la fatica, il silenzio, il dono. Non per fuggire dagli obiettivi quotidiani e professionali ma per affrontarli con una innovativa chiave di lettura che prende spunto dalla pedagogia della Terra.
Il percorso formativo cercherà di potenziare alcune soft-skills fondamentali per lavorare al meglio e raggiungere traguardi sfidanti, trovando un buon equilibrio all’interno del team di lavoro e tra vita personale e professionale:
Empatia, Ascolto, Legame e Generatività.
I livelli di apprendimento saranno i cicli della terra: preparazione, semina, cura e raccolta.
In fin dei conti la parola Uomo deriva dalla radice Hu- da cui anche Humus, letteralmente “creatura generata dalla terra”.
LA CAROTA VIOLA DEL BENESSERE – DI MAURO LAZZARONI – ROVATO
Per differenziare la nostra varietà colturale, abbiamo deciso di coltivare la carota viola le cui origini risalgono al XVII secolo nella zona dell’asia meridionale, dove la maggior parte di carote erano nere o viola scuro e la carota arancio era quasi inesistente. Questa varietà ha numerose caratteristiche curative. Noi la coltiviamo a Rovato con metodo biologico, in un terreno sassoso più difficile che dona caratteristiche organolettiche migliori rispetto a quelle coltivate sulla sabbia. Primo anno che coltiviamo la carota viola, resa ad ettaro come quella della carota arancio (circa 800q.li ettaro), costi di produzione uguali e le lavorazioni uguali, sono apprezzate dal consumatore
Abbiamo recuperato una varietà antica che in Italia cresce solo in Puglia in provincia di Bari, questo abbatte i costi di trasporto e quindi di inquinamento. La carota viola ha numerose proprietà . Hanno il 22% in meno di zuccheri rispetto alle arancio, sono molto più ricche di antociani, con poteri antiossidanti, pigmenti idrosolubili che appartengono alla famiglia dei flavonoidi e che ne danno il tipico colore scuro. Gli antociani hanno potere antiossidante, anti-invecchiamento dei tessuti, di protezione per la circolazione capillare, anti-infiammatorio, anti-aggregante. Assumerne in quantità permette anche il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue e combatte i radicali liberi. Le carote viola sono state riscoperte in particolare grazie ad uno studio effettuato da un team dell’Università del Queensland, in Australia. I risultati indicano che l’alto contenuto anche di polifenoli in questo vegetale, lo rendono un ottimo alleato nella prevenzione del cancro, soprattutto quello al colon, in quanto i polifenoli si legano alle fibre e arrivano quindi ad essere liberati nella fase finale della digestione.
COLTURE ALTERNATIVE IN VENDITA DIRETTA – DI COMINARDI DANIELE – GHEDI
Lavoro nell’azienda di mio papà e mio zio da 4 anni e dal mio subentro l’azienda ha iniziato a coltivare prodotti inusuali: il sorgo, cereale poco diffuso da noi e con la caratteristica di non contenere glutine e il mais bianco perla, antica varietà riscoperta e non in commercio. Questi prodotti vengono coltivati, trasformati in azienda e venduti all’interno del mercato di Campagna Amica sotto forma di biscotti, farine e granella utile per insalate, minestre, zuppe e pasta fredda. Da quando abbiamo introdotti questi prodotti alternativi, abbiamo riscontrato gradimento da parte dei clienti abituali e siamo riusciti ad avere clienti nuovi interessati da questi prodotti “salutari”. Con la coltivazione di diversi prodotti si riesce a saltare l’uso di alcuni prodotti fitosanitari, e a mantenere in uso colture ormai perse su larga scala. Il recupero di questi cereali vuole reintrodurre sul mercato prodotti salubri e di qualità in linea con la tendenza dei consumi di questo periodo sempre piu’ attenti all’acquisto di prodotti salutari e prodotti localmente
DALLA TERRA ALLA TAVOLA – ANNALISA FILIPPINI – BASSANO BRESCIANO
Gli ortaggi e i cereali coltivati in azienda vengono trasformati nel laboratorio aziendale che è autosufficiente per quanto riguarda l’energia elettrica grazie a un impianto fotovoltaico. Gli scarti della lavorazione degli ortaggi vengono destinati all’alimentazione delle galline allevate free-range. Tutto il sistema produttivo risulta a basso impatto ambientale grazie all’utilizzo di irrigazione a goccia per il risparmio idrico, ridotto impiego di prodotti chimici, pacciamatura biodegradabile. La coltivazione e trasformazione aziendale ha permesso all’azienda di creare una reddittività importante anche con la poca superficie coltivata a disposizione. Le tecniche di coltivazione (rotazioni, concimazioni organiche…) permettono di mantenere in buono stato di fertilità i terreni e di ridurre gli sprechi idrici. A tutti i consumatori dei prodotti aziendali che possono toccare con mano la qualità dei prodotti e vedere da vicino i campi coltivati, il laboratorio e l’allevamento all’aperto delle galline ovaiole. Risponde alla necessità di creare reddito in un’azienda di piccole dimensioni e di attuare un’agricoltura il piu’ sostenibile possibile.