Terapie salvavita: dalle cellule ingegnerizzate a quelle riprogrammate
Sono trascorsi più di 50 anni dal primo trapianto di cellule staminali eseguito in America su un bambino votato a morte certa per una grave malattia congenita del sangue. Matthew aveva pochi mesi di vita quando è stato operato di trapianto di cellule staminali emopoietiche prelevate dal midollo osseo della sorellina di sei anni.
Oggi Matthew è un uomo adulto, ha quattro figli e gode di ottima salute. Artefice e pioniere di quell’intervento che, in seguito, ha cambiato il destino di migliaia di bambini in tutto il mondo, è Richard Gatti, Professore Emeritus alla Scuola di Medicina dell’Università della California, Los Angeles.
In Europa ogni anno vengono trattati con il trapianto di cellule ematopoietiche migliaia di persone tra adulti e bambini affetti da leucemie, linfomi e mielomi, soprattutto, ma anche immunodeficienze primitive e malattie rare. La percentuale di guarigione è in continua crescita e, per alcuni tumori, oggi si arriva addirittura oltre il 90%. La grande sfida è quella di poter utilizzare le CAR-T, linfociti geneticamente modificati per essere reindirizzati sui bersagli tumorali, non solo nei tumori ematologici ma anche nei tumori solidi, nei bambini come negli adulti. La ricerca, nella lotta ai tumori, diventa sempre più interdisciplinare e, presso l’Università di Bologna, il prof. Carlo Ventura, sta compiendo nuovi e avanguardistici studi sulla riprogrammazione di cellule staminali utilizzando il suono, le vibrazioni e i campi elettromagnetici, facendole ri-diventare staminali non-patologiche, ossia in grado di riparare i tessuti del corpo umano, anziché distruggerli e invaderli. Alcune vibrazioni sonore, soprattutto musicali, possono dunque guidare le cellule staminali nella rigenerazione dei tessuti. L’idea di fondo è che tutto nelle cellule vibri e che questa vibrazione non sia casuale, ma segua un andamento particolare, come una sorta di codice capace di cambiare il loro destino. Quando si sono incontrate per la prima volta ricerca scientifica e arte nel processo di cura di tante malattie? Difficile rispondere, certo è che le vibrazioni sonore sono in grado di parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia dal momento che originariamente scaturiscono dal grembo materno che è la prima grande orchestra dove non esiste un solo attimo di silenzio e la musica è il pulsare stesso della vita.
Modera:
Luisa Monini, Medico e Giornalista Scientifico, Presidente Fondazione Brunelli, socia Ugis e Unamsi
Interventi di:
Maurizio Memo: La Neurochimica della musica
Professore Ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Brescia e Presidente e socio fondatore del Gruppo Italiano di Neurobiologia Molecolare, vincitore del Premio Roussel 1987 per gli studi sull’invecchiamento cerebrale e del Premio Europeo 1994 della Sandoz Foundation for Gerontological Research.
Laura Darsiè: La prima carezza sonora, fra inconscio e neuroscienze
Membro fondatore del movimento psicanalitico Nodi freudiani di Milano, è stata docente di Neuromusicologia presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, docente di Letture freudiane e di Psicanalisi della musica alla Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Prato e docente di tecniche di espressione e consapevolezza corporea al Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate (VA); recentemente è entrata a far parte della rete Italiana di Neuroscienze e Musica della Fondazione Mariani di Milano.
Carlo Ventura: Energie fisiche per una nuova medicina rigenerativa
Professore Ordinario di Biologia Molecolare della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna, Direttore del Laboratorio di Biologia molecolare e ingegneria delle cellule staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (Inbb) all’Istituto di Cardiologia di Bologna e Direttore dell’Istituto di Bioscienze di San Marino.
Alessandro Plebani: Le immunodeficienze primitive: sospetto, diagnosi e cure
Professore Onorario di Pediatria all’Università degli Studi di Brescia. Membro della Commissione Ministeriale per l’Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile.
Fulvio Porta: Le nuove terapie con cellule immunitarie ingegnerizzate
Direttore dell’Oncoematologia pediatrica e del Centro Trapianto Midollo Osseo pediatrico degli Spedali Civili di Brescia.