Tariffe trasporto pubblico locale

Per nove anni il Comune di Brescia non ha aumentato le tariffe del Trasporto pubblico locale, coprendo con fondi propri – 6,8 milioni di euro – gli adeguamenti deliberati dalla Regione, che è l’Ente competente in materia, ovvero è l’Ente che decide se e quanto i costi devono aumentare.

Da settembre 2023, però, il Comune sarà costretto a ritoccare i prezzi di biglietti e abbonamenti, perché se fino al 2020 la dimensione economica di questi aumenti, visto anche l’indice Istat, era contenuta, a partire dal 2021 è cresciuta esponenzialmente, toccando cifre di cui non può farsi carico in via esclusiva. L’inflazione è infatti cresciuta del 18,5% dal 2013 a oggi, soprattutto a partire dal 2020.

La delibera di Giunta regionale n. 611 del 10 luglio 2023 prevede un adeguamento del + 7,692% per il Tpl urbano di Brescia. A questo si aggiungono gli adeguamenti tariffari 2021 e 2022, pari al + 6,37% e mai applicati. Il Comune avrebbe quindi dovuto compensare una cifra troppo onerosa, 2,5 milioni di euro, e si è trovato davanti a una scelta difficile: tagliare il servizio o aumentare le tariffe.

L’Amministrazione ha scelto la seconda ipotesi, perché ritiene sia fondamentale mantenere alti gli standard del trasporto pubblico locale e ha anche deciso che l’aumento totale previsto non incida nella stessa misura sui biglietti, che in proporzione aumenteranno di più, e sugli abbonamenti, che in proporzione aumenteranno meno, per venire incontro alle famiglie, agli studenti, a tutti coloro, insomma, che usano primariamente i mezzi pubblici per muoversi in città. È stato anche deciso che gli abbonamenti per gli over 60 anni non subiranno ritocchi e che, dopo gli aumenti di settembre, le tariffe resteranno invariate fino alla fine del mandato amministrativo.

Dal primo settembre 2023 i biglietti (Z1 e Z1+2) costeranno 30 centesimi in più; i tesserini 10 corse, 12 corse special e i settimanali 2 euro in più; gli abbonamenti mensili 4 euro in più; gli abbonamenti annuali tra 10 e 18 euro in più. L’incremento medio effettivo sarà quindi del 14%, che si tradurrà in una crescita del 20% per i biglietti, di poco meno del 12% per gli abbonamenti mensili e intorno al 5% per gli abbonamenti annuali.

C’è poi un tema di prospettiva. Brescia è sottofinanziata da Regione Lombardia, perché ha il 12% della popolazione lombarda, l’11% del servizio offerto e riceve solo il 9% della contribuzione regionale per i servizi di Tpl. È necessario tornare in Regione per chiedere una più equa ripartizione dei fondi.

Inoltre, serve una revisione del Contratto di servizio per quanto riguarda l’adeguamento dei corrispettivi ed è necessario mettere in campo delle azioni di sensibilizzazione verso i Comuni dell’area urbana, perché il Comune di Brescia garantisce un servizio importante ai loro residenti ed è giusto che ci sia una corresponsabilità che preveda anche una compartecipazione economica.

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