Al voto di in Plenaria sulla riforma del mercato europeo del carbonio la Lega si conferma, unica tra le forze politiche che siedono nel Parlamento europeo

Al voto di in Plenaria sulla riforma del mercato europeo del carbonio la Lega si conferma, unica tra le forze politiche che siedono nel Parlamento europeo, coerente con il proprio mandato: vicina alle esigenze delle persone, attenta ai bisogni di famiglie, lavoratori e imprese – e soprattutto libera da schiavitù ideologiche radicali e controproducenti per l’interesse comune di cui l’Europarlamento dovrebbe essere il primo tutore. 

È importante che le nostre imprese e cittadini si rendano conto che le infauste scelte di questa Europa non scendono dal cielo per opera dello Spirito Santo. Qualche collega italiano le ha votate e i voti sono consultabili sul sito del PE” – ha dichiarato l’Onorevole Lancini a margine delle votazioni.

Tra i punti critici, denunciati in più occasioni dall’Onorevole Lancini durante le dichiarazioni di voto, ci sono l’istituzione di un ETS-2 separato per i carburanti destinati al trasporto su strada e agli edifici, e l’estensione del sistema ETS al trasporto marittimo.

ETS-2 sposta sui più deboli i costi della transizione verde. “In pratica” – ha commentato l’Onorevole Lancini – “con ETS-2 l’Europa chiede ai cittadini e ai piccoli imprenditori di sopportare un aggravio economico potenzialmente dirompente per i bilanci familiari e aziendali, facendo al tempo stesso un regalo a quei Paesi che continueranno a produrre con standard ambientali più bassi”. Anche l’estensione del sistema ETS al trasporto marittimo impone una penalizzazione eccessiva a carico di un Paese come l’Italia, che ha la maggiore popolazione insulare e vanta la più vasta flotta di traghetti a livello europeo.

Altre penalizzazioni per le imprese italiane ed europee sono attese dal meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere e dalla revisione del sistema per lo scambio di quote di emissioni nell’UE per il trasporto aereo. “Rischiamo di dare il colpo di grazia a settori produttivi già fortemente provati dalla pandemia e dalla crisi economica, chiudendo la porta agli investimenti per l’innovazione e perdendo terreno rispetto ai nostri competitors extracomunitari, liberi di prosperare inquinando grazie a regimi giuridici più favorevoli. Come se l’inquinamento si fermasse ai confini dell’UE” – ha dichiarato l’Onorevole Lancini.

Durante l’intervento in Aula e nelle interlocuzioni avute con le altre forze politiche e le istituzioni europee, l’Onorevole Lancini ha ribadito la necessità di pensare una transizione ambientale che sia sostenibile anche socialmente ed economicamente, per non sottrarre a chi ha già poco, in nome di principi e ideologie lontani dalla vita reale.

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