“Una manovra per la vita”, l’appuntamento domani in Corso Zanardelli
Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, ogni anno circa 50 persone, soprattutto bambini, in Italia perdono la vita per inalazione di corpo estraneo.
Il soffocamento dovuto all’ostruzione delle vie aeree a causa di un corpo estraneo inghiottito accidentalmente o di un boccone “andato per traverso” resta, infatti, una delle principali cause di morte nei piccoli di età inferiore ai 3 anni.
Si tratta spesso di monete o parti di giocattolo, ma il cibo resta la causa principale di soffocamento: prevalgono gli alimenti troppo piccoli come arachidi, noci, mandorle e semi che in presenza di secrezioni aumentano di dimensione all’interno delle vie aeree ostruendole oppure al contrario alimenti troppo grandi, come grossi pezzi di frutta e verdura cruda.
In generale sono molto pericolosi tutti gli alimenti con forma tonda (es. ciliegia, uva, wurstel) perché se aspirati possono ostruire completamente il passaggio dell’aria e gli alimenti di consistenza dura come le caramelle o appiccicosa (come il burro di arachidi).
“Considerando l’anatomia del corpo umano – ricorda il Dr. Arrighini, Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale dei Bambini – si vede come la via respiratoria e la via digerente in un certo punto comunicano. Nel momento in cui deglutiamo si crea uno sbarramento delle vie respiratorie ad opera dell’epiglottide che, come un ponte levatoio, chiude la via respiratoria permettendo al cibo di prendere la via dell’apparato digerente. Quando questo meccanismo non funziona adeguatamente per le più svariate ragioni, può accadere che il cibo o qualsiasi altro oggetto imbocchi la via sbagliata, ovvero la via respiratoria causando la cosiddetta inalazione di corpo estraneo.
A seconda della forma e dimensione del corpo estraneo, questo procederà lungo l’albero respiratorio fino a bloccarsi e determinare una ostruzione incompleta o completa.
Quando l’ostruzione è incompleta il corpo estraneo non ostruisce completamente le vie respiratorie, consentendo il passaggio di aria: in questo caso si determina come meccanismo di difesa il riflesso della tosse, con la finalità di allontanare il corpo estraneo. La tosse può portare alla risoluzione del problema oppure può accadere che l’ostruzione da incompleta si trasformi in completa, a causa dello spostamento del corpo estraneo. Quando l’occlusione delle vie respiratorie è completa il bambino non riuscirà a parlare, a tossire, a respirare, presenterà colorito scuro, il bambino più grande tenderà a portare le mani alla gola e soffocherà rapidamente se non si interverrà con le opportune manovre.
Se l’ostruzione non viene risolta prontamente, l’assenza di ossigeno al cervello porta a perdita di coscienza ed in questo caso bisognerà procedere con le manovre di rianimazione cardio-polmonare”.
Molti di questi eventi si potrebbero prevenire attenendosi alle indicazioni del pediatra di famiglia sugli alimenti pericolosi e su come prepararli in base all’età ed è anche importante, consigliano ancora i pediatri, utilizzare solo giocattoli adatti all’età e con il marchio di conformità alle norme europee CE.
Tuttavia la sola prevenzione non è sufficiente: fondamentale è anche la formazione perché sempre più persone siano adeguatamente preparate a gestire l’emergenza, a partire dalla manovra anti-soffocamento. Quasi sempre il bambino che sta male e rischia la vita non è solo, ma spesso chi è vicino a lui non sa cosa fare.
La Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica riprende quest’anno dopo la sosta forzata per la pandemia, la manifestazione “Una manovra per la vita”, che si terrà in più di 100 piazze. Si tratta di un’occasione preziosa in cui incontrare istruttori medici ed infermieri, che offriranno informazioni ed insegneranno le manovre anti-soffocamento ed il massaggio cardiaco. Basta, infatti, conoscere alcune semplici manovre per intervenire con ottime probabilità di successo.
E’ un evento importante, con l’obiettivo non solo di sensibilizzare, ma anche di formare sempre più persone sulla gestione delle situazioni di emergenza. Spesso i primi a prestare soccorso in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero o ostruzione da corpo estraneo sono proprio i familiari o i caregiver. Mamme, papà, nonni, baby-sitter, educatrici, insegnanti. Numerosi sono i casi di cronaca in cui un non sanitario contribuisce a salvare la vita ad un bambino in arresto cardiaco.
Anche quest’anno il Presidio Ospedale dei Bambini dell’ASST Spedali Civili aderisce all’evento nella giornata di domenica 23 Ottobre e vedrà gli operatori sanitari presenti in Corso Zanardelli dalle ore 10 alle ore 17 per mostrare e dimostrare alla popolazione come riconoscere l’ostruzione delle vie aeree e quali manovre praticare, attraverso esercitazioni su manichino e supporti informativi.