Bridge Club Brescia, riprendono i corsi
Finalmente! Dopo due anni di stop causa pandemia, al Bridge Club Brescia che ha sede a Brescia in via Bainsizza n. 14, riprendono i tradizionali Corsi di Bridge per tutti coloro che volessero entrare nell’affascinante mondo del gioco di carte più bello e coinvolgente di tutti.
Nelle serate di lunedì 17 e 24 ottobre alle ore 21,00 gli istruttori federali Germana Gavazzoni e Giovanni Panzera con il Presidente dell’associazione dott. Antonio Schiavo vi aspettano per le due lezioni gratuite di “avvicinamento al bridge”.
Se verrà riscontrato l’interessamento di un certo numero di partecipanti si darà seguito ad un corso in 10 lezioni per l’apprendimento del nostro bellissimo gioco. Il costo del corso è pari ad € 70,00, il corso è gratuito per gli studenti under 26.
Il mondo del Bridge
Il Bridge è un gioco di carte universalmente conosciuto e denominato ovunque allo stesso modo. A differenza degli altri giochi, nel bridge le carte rappresentano solamente lo strumento necessario per sviluppare le manovre.
Il bridge da semplice gioco diviene anche competizione e attività agonistica attorno al 1930, quando cominciano a costituirsi le varie Leghe Nazionali e i vari Organismi internazionali che coordinano l’attività e organizzano gare e campionati.
Normalmente le gare si disputano in Circoli di Bridge, ma in presenza di manifestazioni di particolare entità e importanza si utilizzano Centri Congressi.
Lo sviluppo del bridge, che è il gioco più diffuso al mondo e conta oltre 1.500.000 agonisti e decine di milioni di appassionati, è dovuto principalmente al fatto che può essere praticato da chiunque, a qualunque età e in qualsiasi luogo, favorisce l’aggregazione e la socializzazione, costituisce elemento formativo per i giovani, abituandoli all’osservanza e al rispetto delle regole, all’analisi, alla sintesi, alla deduzione, alla logica e alla razionalità e costituisce altresì elemento sussidiario per gli anziani per i quali diviene una insostituibile palestra di esercitazione mentale.
La Federazione Italiana Gioco Bridge è stata fondata nel 1937 (Federazione Italiana Bridge).
Il CONI ha riconosciuto il bridge come attività sportiva (disciplina associata) nel 1993.
Il bridge è diffuso a livello mondiale; quotidianamente vengono organizzate competizioni di bridge a vari livelli, dai piccoli tornei nei circoli di bridge ai campionati nazionali, europei, mondiali e ogni 4 anni le olimpiadi.
Il bridge si gioca con un mazzo di 52 carte del tipo “Francese”, la partita (mano o smazzata) di bridge è giocata da quattro giocatori a coppie contrapposte, i due giocatori che giocano insieme e formano una coppia, siedono uno di fronte all’altro.
Il campo da gioco e le attrezzature
Il campo da gioco è un tavolo quadrato di dimensioni standard (attualmente per favorire il distanziamento è molto più grande), sul quale sono posizionate, una per giocatore, quattro scatolette (“bidding boxes”) contenenti cartellini licitativi, uno per ogni dichiarazione possibile. Nelle gare più importanti è utilizzato un separatore posto diagonalmente in verticale sia sopra sia sotto il tavolo, il separatore ha lo scopo di eliminare la possibilità che gesti o atteggiamenti possano anche involontariamente influenzare i giocatori nello svolgimento del gioco.
Le carte suddivise in 4 gruppi di 13 ciascuno sono riposte in un astuccio numerato (“board”) che ha 4 tasche identificate dalle lettere dei punti cardinali N,E,S,O dal quale vengono estratte prima della smazzata e nel quale vengono riposte, nello stesso ordine, al termine. Il risultato ottenuto nelle varie smazzate si registra su un apposito score. Il tutto viene passato ai tavoli / giocatori avversari, di conseguenza tutti giocano con le stesse carte e questo svolgimento permette di eliminare la componente fortuna nell’assegnazione delle carte che invece è presente in tutti gli altri giochi di carte. Il bridge come sport agonistico, è praticato in gare, a coppie o a squadre, che si svolgono appunto con un meccanismo di comparazione dei risultati ottenuti dai partecipanti che giocano tutti le medesime smazzate, con la conseguenza che il miglior punteggio sarà ottenuto da chi avrà meglio sfruttato le proprie carte o avrà fatto ottenere un peggior risultato all’avversario.
In base ai risultati ottenuti nelle gare nazionali o internazionali è attribuito ai giocatori un punteggio che determina una classifica di valori che dà diritto all’inserimento in categorie di merito che attribuiscono una qualifica tecnica. La classifica mondiale ogni tempo vede ai primi due posti due italiani, Giorgio Belladonna e Benito Garozzo.
La disciplina sportiva è organizzata e diretta a livello mondiale dalla World Bridge Federation, che conta oltre 100 Paesi aderenti e oltre 1.000.000 di tesserati, suddivisi in otto zone geografiche, ed a livello europeo dalla European Bridge League, che conta oltre 30 Paesi aderenti e oltre 300.000 tesserati, che sono rette da un Presidente e da un Consiglio Direttivo, eletti dai rappresentanti dei Paesi membri, ed hanno sede rispettivamente a Ginevra e a Parigi. In Italia la disciplina è diretta dalla Federazione Italiana Gioco Bridge, che ha sede a Milano.
Il bridge è promosso in Italia da oltre 300 Associazioni federate, costituite sull’intero territorio nazionale, che annoverano complessivamente oltre 35.000 tesserati alla Federazione.