Fuori a testa alta. Alla Dacia Arena la Feralpi sconfitta 2-1

L’inno della Serie A risuona alla Dacia Arena. Come l’urlo strozzato per il gol annullato a Cernigoi, che poteva dare il pari al 32’. E fa vibrare le note d’orgoglio dei verdeblù, capaci di regalarsi un palcoscenico di lusso. Contro l’Udinese. Che vince 2-1 e passa, grazie ad un rigore di Deulofeu. Friulani che partono forti. Ma che poi soffrono un po’ l’organizzazione tattica dei Leoni del Garda, in campo con capitan Legati in regia e tanto cuore. Le ripartenze, l’intesa. 

Nel primo tempo i bianconeri puntano spesso l’area per vie centrali. Dopo meno di un minuto è Salines che interviene in maniera spettacolare chiudendo in tackle una percussione di Ebosse. E trovano il penalty all’11’ dopo un’azione solitaria di Success, toccato da Pilati. Pizzignacco intuisce ma nulla può sul diez ex Barcellona. Risponde la Feralpisalò con una punizione educata di Siligardi, che sfiora il pari e lacrima in corner (21’). Dalla bandierina c’è Di Molfetta. Pennellata sul solito instancabile Balestrero, che si libera bene ma incorna alto. Bacchetti e Pilati, con agone e generosità, alzano il muro sulle fiammate degli uomini di Sottil e la squadra inizia a macinare gioco. Con sempre più ritmo. Fino alla mezz’ora quando Bergonzi (32’) si veste da rifinitore e imbuca per Guerra. Che s’invola e serve Cernigoi. Tap-in e pareggio, stroncato dalla bandierina prima e dal Var poi. Stesso canovaccio dell’azione precedente (29’), con Siligardi bravo a liberarsi con un delizioso doppio dribbling e sparare il mancino deviato da Silvestri in un angolo che non ci sarà.

Emerge tanto da questo match. Intanto il gruppo: già coeso. E la forma, alla pari di un’Udinese che tra meno di dieci giorni sarà a San Siro per battezzare i campioni d’Italia del Milan per la prima di campionato.

Nella ripresa succede poco. Canovaccio simile. Udinese che attacca e Feralpisalò che difende bene. Al 64’ Salines perde un pallone sulla trequarti offensiva. S’invola Deulofeu che entra in area, 3 contro 2, serve Success che insacca. Dopo due minuti, però, è lo stesso Salines che si fa perdonare. Con un lancio prelibato di 60 metri per SIligardi che lascia rimbalzare a dal limite esplode un mancino imprendibile. Leoni del Garda che ruggiscono ancora al 69’ e sfiorano il pareggio in rimonte: Balestrero apre per SIligardi, lato corto. Cross pennellato per Cernigoi che incorna di prepotenza nell’area piccola ma tra le braccia di Silvestri. 

Poi i ritmi calano, i bianconeri gestiscono ma c’è spazio ancora per una doppia folata piccante di Balestrero prima (76’, alto, dopo azione solitaria di Pittarello) e Ceringoio (79’) con un bolide su cui SIlvestri dice no. Cala il sipario. Sul match, non sulla storia. Perché la Feralpi Salò esce a testa altissima, come ad annusare un’aria da Serie A che stasera ha onorato. Senza rimpianti. 

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