Stanziati 1,9 milioni per riconoscere e premiare le eccellenze artigiane lombarde

Regione Lombardia ha approvato i criteri per una prima attuazione sperimentale della legge regionale 5/2021, Istituzione del riconoscimento “Qualità artigiana”. Il bando prevede che le imprese in possesso dei requisiti possono candidarsi per ottenere, in via sperimentale, il riconoscimento “Qualità artigiana” e accedere a un contributo regionale a fondo perduto.

In merito a questo bando innovativo è intervenuto il consigliere regionale e vicecapogruppo della Lega Floriano Massardi.

“Le imprese artigiane con sede in Lombardia e attive nei settori artistico, manifatturiero e della trasformazione alimentare devono rispettare i criteri per l’attribuzione del riconoscimento “Qualità artigiana” per la concessione del contributo ovvero: la trasmissione dell’attività di impresa nell’ambito familiare negli ultimi 10 anni, inserimento lavorativo di personale under 35 negli ultimi 3 anni e investimenti attivati per consolidare la competitività e il posizionamento sul mercato”.

“La dotazione finanziaria – prosegue Massardi – è stabilita in 1,9 milioni di euro, di cui 1,6 per sostenere investimenti di sviluppo, innovazione, miglioramento della qualità dei servizi e dei prodotti, ma anche consolidare la competitività e il posizionamento sul mercato delle imprese artigiane, compreso l’utilizzo dei canali di vendita elettronici e la conservazione dei beni mobili e immobili destinati all’attività artigiana”.

“Altri 300mila euro saranno invece destinati a promuovere il mantenimento e il rafforzamento della cultura e dell’identità artigiana nel territorio lombardo, la conoscenza dei prodotti artigiani, la trasmissione dell’attività di impresa tra generazioni e a sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani. Il contributo concesso sarà nel limite massimo di 10mila euro, la domanda deve essere presentata dal 7 luglio ed entro il 17 ottobre 2022. Un’ottima iniziativa di Regione Lombardia per riconoscere e premiare le eccellenze artigiane dei nostri territori” conclude Massardi.

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