Nuovo intervento artistico sulla facciata di Palazzo Martinengo Colleoni, sede di MO. CA.
Un’opera artistica campeggia sulla facciata di Palazzo Martinengo Colleoni, sede di MO.CA – centro per le nuove culture. L’iniziativa è volta a valorizzare la facciata che, per gli interventi conservativi e di restauro in corso di esecuzione da parte di Brescia Infrastrutture a Palazzo, è attualmente occultata alla vista da ponteggi.
L’evento artistico si inquadra nel complesso di opere e azioni che il Comune di Brescia ha avviato nell’ambito del prossimo grande appuntamento di “Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura 2023”, grazie anche al coinvolgimento della propria società controllata Brescia Infrastrutture.
“Credo molto nel valore di questo intervento, che ho seguito sin dal suo nascere” dichiara la Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Laura Castelletti “perché ritengo fondamentale dare spazio pubblico all’arte contemporanea, che attraverso le sue molteplici tecniche e declinazioni può contribuire a rigenerare lo spazio urbano, accrescere il patrimonio collettivo, dare nuova linfa a scorci cittadini e ai monumenti. Tanto più in un luogo come MOCA, sede votata sin dalla sua nascita alle nuove culture”.
L’opera, dal titolo “Moving the World Forward” (“Spostare il Mondo in Avanti”), è stata ideata e realizzata da IOCOSE, collettivo artistico nato nel 2006 per iniziativa di quattro protagonisti: Matteo Cremonesi, Filippo Cuttica, Davide Prati e Paolo Ruffino. Il lavoro e la ricerca di IOCOSE si fonda sull’interesse per la tecnologia e per il progresso, originando opere in grado di spaziare dalla fotografia, al video e all’installazione. Ed è per questa attenzione alla società contemporanea che IOCOSE è stata prescelta per interpretare il contesto di MO.CA, il centro culturale cittadino dedicato all’arte e alla cultura del presente, le cui diverse attività esplorano ruolo e sfaccettature dell’arte nella comunità locale garantendo spesso nuove commistioni.
Nello specifico, l’opera qui presentata è stata concepita per dialogare con l’architettura di Corso Cavour utilizzando la tecnica della prospettiva anamorfica e per porre l’accento sul movimento del New Space, ovvero le conquiste dello Spazio e il recente interesse per i viaggi cosmici. New Space, del resto, racchiude aspetti importanti del rapporto tra uomo, tecnologia e ambiente: dalle visioni di miglioramento ed emancipazione collettiva, al mito del progresso, e all’uso di un linguaggio simbolico.
“Moving the World Forward” (“Spostare il Mondo in Avanti”) è un’immagine in grafica 3D che presenta delle mani che sono intente a spostare in avanti una serie di oggetti: un libro, una tazzina, un gadget elettronico, una scarpa, una pinza e un pianeta. Questo perché le mani, spesso gesticolanti, sono di frequente protagoniste delle narrazioni sul progresso, ma sono anche cariche di significati molteplici: dalla tradizione iconografica della buona ventura all’industria di massa, basti pensare al cursore a forma di indice che usiamo tutti i giorni sui nostri computer. L’opera presentata a MO.CA gioca con il concetto di progresso: qui il dito non propone una soluzione univoca e precisa ad un problema, ma tutto può essere accelerato, tutto può essere spostato in avanti e avvicinato alla sua utopica destinazione.
BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI
IOCOSE ha esposto il proprio lavoro presso alcune delle maggiori istituzioni artistiche nazionali ed internazionali, tra cui FMAV a Modena (2022), MAMbo a Bologna (2018), Fotomuseum Winterthur in Svizzera (2017), The Photographers Gallery a Londra (2018, 2016), Tate Modern a Londra (2011), Science Gallery a Londra (2012), Jeu de Paume a Parigi (2011), FACT a Liverpool (2012), Transmediale a Berlino (2013, 2015), ed è apparsa in pubblicazioni internazionali come Wired, The Creators Project, Flash Art, Neural, Liberation, Der Spiegel, El Pais.