Mancanza di trasparenza sull’attività dell’assessorato alla cultura per BresciaBergamo2023
La Lega denuncia mancata trasparenza circa “i tavoli di lavoro” organizzati per la stesura del palinsesto di BsBg2023.
“A seguito della commissione cultura del 23/7, dove abbiamo appreso l’esistenza dei tavoli di lavoro, di cui a detta dell’assessore 13 già costituiti e operativi, – dichiara Melania Gastaldi, consigliere Lega – il 28 luglio ho fatto un accesso agli atti per sapere: il numero e la composizione dei tavoli culturali avviati; il numero e la composizione di quelli in programma nei prossimi mesi; le modalità di adesione; il criterio di formazione dei tavoli; eventuali progetti presentati. Alla vigilia della scadenza di questo accesso agli atti (a cui come noto dev’essere data risposta entro 30 giorni), il 27 agosto, il capo area del settore cultura ci dice che non vi sono agli atti di questo Settore documenti amministrativi (determine, delibere) collegabili all’attività dei tavoli di lavoro e che l’insediamento dei tavoli culturali, i loro criteri di formazione e la progettualità, costituiscono le fasi preliminari alla costruzione del progetto unitario di iniziative culturali delle città di Bergamo e Brescia Capitale della cultura 2023, dossier, e sono seguiti direttamente dalla Vicesindaco dalla sua segreteria che ne gestisce gli aspetti organizzativi, mentre il supporto metodologico e tecnico è curato dal Laboratorio ASK dell’Università Bocconi.
Ma anche il nostro tentativo di avere le informazioni richieste da parte della Segreteria del Vicesindaco è stato vano. Ci è pervenuto il medesimo riscontro negativo, sempre a firma dello stesso dirigente. La segreteria del Vicesindaco non ci ha nemmeno dato riscontro.
Ora, se come aveva accennato nella commissione di luglio l’Assessore, sono già stati avviati 13 tavoli su varie tematiche, ci sembra assurdo e soprattutto poco corretto che non si operi con trasparenza e si neghi ai consiglieri che fanno ufficiale richiesta una qualsivoglia relazione su chi e come si è seduto a questi tavoli. Oltretutto ci sembra incomprensibile che non siano organizzati dal l’assessorato cultura, ma direttamente dalla segreteria del Vicesindaco, poiché a buon senso, vista la finalità, sarebbe più pertinente il primo ufficio.
Senza contare che più volte ci è stato ribadito in risposta alle nostre ripetute richieste di includere la commissione cultura perché fosse costantemente aggiornata e coinvolta nel percorso di formazione del palinsesto, che non sarebbe corretto perché la politica non deve entrare a far parte di questa attività. Ma se non lo fa la commissione cultura o l’assessorato alla cultura, che sono gli organi istituzionali più idonei, perché e in che veste il Vicesindaco se ne sta occupando?
Perché non ci relaziona sui tavoli avviati e non ci spiega in base a quali criteri vengano formati? Perché tutto questo mistero intorno a un’attività fondamentale per l’evento più importante di tutta la città? Ricordo e ribadisco che il traguardo BresciaBergamo23 è il risultato delle città e non di un singolo amministratore.”