Chiari, c’è il vincitore per il restauro del teatro Sant’Orsola
Più ambienti, riqualificati e funzionali, una struttura che torna a essere punto di riferimento architettonico e culturale cittadino e il tutto a zero impatto ambientale.
È stato un successo il concorso indetto per la stesura del progetto di riqualificazione del Teatro Sant’Orsola: tra le circa 18 proposte di altissimo profilo ricevute, la Commissione valutatrice, che conta al suo interno professionisti esperti strutturalisti, di impiantistica e di teatro, ha ora scelto quella che sposa i propri intenti, proposta da un raggruppamento temporaneo di professionisti di Milano.
Un progetto i cui dettagli verranno approfonditi in un evento specifico aperto alla stampa e a tutta la cittadinanza in loco a settembre (compatibilmente con le disposizioni anti-Covid). Nelle prossime settimane, infatti, l’Amministrazione potrà richiedere ulteriori eventuali modifiche al progetto, prima di vararlo come definitivo.
Il progetto scelto sottolinea l’inserimento del teatro nel contesto urbano, evidenziando i rapporti che il recupero del Teatro Sant’Orsola è in grado di attivare in coerenza coi presupposti rigenerativi alla base delle scelte dell’Amministrazione comunale clarense. Allo stesso tempo, rimarca la forte valenza teatrale da assegnare all’edificio, sia come memoria storica dell’antico teatro Sant’Orsola, sia come nuovo punto focale del centro storico di Chiari.
Nello specifico, questa riqualificazione permetterà di avere più spazi e più usi. La proposta progettuale per il nuovo teatro – accessibile dal cortile nord attraverso l’area del bar, del foyer e della biglietteria – contempla la possibilità di poter realizzare tre sale: la sala teatro, la sala roof garden e la sala cinemino.
La sala teatro sarà quella principale, pensata appunto per performance e concerti, con una capienza di circa 168 posti, distribuiti in 4 settori; oltre al livello galleria di circa 56 posti, per un totale di 224 posti totali.
L’ipotesi è quella di poter realizzare anche una piccola “sala cinemino” e una sala roof garden al secondo piano dimensionata per ospitare circa 75 posti, comprensivi di due stalli riservati a persone con disabilità motoria. Si tratterebbe un ulteriore spazio dedicato allo spettacolo che al contempo riduce il volume riscaldato della sala teatro principale.
Infine, come è ormai tratto distintivo dell’Amministrazione Vizzardi, anche il nuovo teatro ha caratteristiche costruttive ed impiantistiche tali da renderlo un edificio definito ad “energia zero” (ZEB – Zero Energy Building) per il quale il rapporto tra l’energia prodotta e quella consumata su base annuale per climatizzazione, produzione acqua calda sanitaria e illuminazione è pari a zero.
«Questo progetto rappresenta un passo importante di riqualificazione e riappropriazione di un pezzo fondamentale della nostra Chiari, per la città e per i suoi cittadini – ha commentato il sindaco Massimo Vizzardi -. È uno dei pezzi strategici di un percorso che piano piano sta prendendo sempre più forma che ci siamo immaginati anni fa. Continua così l’azione amministrativa per dare energia al centro storico, per creare luoghi di aggregazione, per rendere sempre più viva e vivace la città. Quest’azione è sinonimo di una politica che sogna, che cerca di costruire un futuro importante per la città di Chiari, che pensa e lancia messaggi positivi, che punta al bello. La volontà è quella di riportare la bellezza e la competenza, in questo caso sotto il profilo culturale, al centro del panorama clarense».