Il mercato del vino tornerà a livello pre-Covid nel 2024. A dirlo l’Iwsr
A conti fatti, la pandemia e le sue conseguenze, hanno cancellato il -9,7% dei consumi di vino in volume, ed i -9,5% in valore, ed il recupero sarà lento, con i consumi che torneranno a livelli pre-Covid non prima del 2024 per i vini fermi, ed entro il 2023 per gli spumanti. Con il vino nel suo complesso che, da oggi al 2024, registrerà una crescita aggregata del +1,8% in volume e del +2,4% in valore. Queste, almeno, le previsioni dell’Iwsr – International Wine & Spirit Reasearch, sul futuro prossimo del vino. Stime, ovviamente, da prendere per quello che sono, visto il quadro di grande incertezza che ancora regna in tutto il mondo. In ogni caso, almeno per l’anno appena iniziato secondo l’Iwsr ci saranno dei trend dominanti, che poi altro non sono che il consolidamento di questioni già ben radicante nel mercato del vino, e di fenomeni accelerati dalla pandemia. Come tutto quello che è digitale ed e-ecommerce, che hanno calamitato investimenti importantissimi che lasciano pensare ad un ulteriore sviluppo nel medio lungo termine. “L’e-commerce è particolarmente adatto al segmento del vino, frammentato per natura. Se il vino rappresenta il 14% del mercato totale degli alcolici – sottolinea l’Iwrs – nell’on-line la sua market share sale al 40%”. Altro trend che si consoliderà in maniera importante, secondo la ricerca, è quello della crescita dei formati diversi dalla classica bottiglia. Ed in particolare i formati più grandi come il bag-in-box, che sta vivendo un vero e proprio boom in mercato come Usa, Uk e Giappone, ed è sempre più ben accetto ai consumatori, e quelli più piccoli, come la lattina, che sta avendo successo in particolar modo in Usa, Regno Unito ed Australia. Altro aspetto da tenere d’occhio, quasi paradossalmente, è la crescita delle occasioni di consumo. Perchè se è evidente che tutto quello che è fuori-casa è stato quasi azzerato, e sarà limitato ancora per un po’ di tempo, è altrettanto vero che, sottolinea l’Iwsr, lo spostamento dei consumi tra le mura domestiche, il recupero di ritmi di vita più lenti, il maggior tempo passato da molti in cucina, gli aperitivi, i brindisi e le degustazioni in streaming e così via, hanno cambiato di molto lo scenario. Ma restano dominanti, sul mercato, nel vino e non solo, i grandi temi legati alla sostenibilità e all’attenzione alla salute.