Isola d’Elba: 5 curiosità che non tutti conoscono
Quando si visita un posto dove trascorrere le vacanze ci lasciamo trasportare completamente da esso, sia da un punto di vista paesaggistico che storico e culturale. L’Isola d’Elba, ad esempio, oltre ad essere un luogo perfetto per le vacanze estive, è ricca di curiosità ed aneddoti che non tutti conoscono. All’Elba potrai fare escursioni a piedi di diverse difficoltà.
La bandiera dell’Isola d’Elba
La prima curiosità sull’isola riguarda la sua bandiera che sembra sia stata issata a Portoferraio il 4 maggio 1814, il giorno dello sbarco di Napoleone sull’Isola, per sua stessa volontà. La bandiera è stata a lungo oggetto di varie interpretazioni che hanno di volta in volta attribuito alle api significati diversi. La spiegazione più attendibile, però, è quella che fa risalire il simbolo dell’ape dorata alla dinastia dei Merovingi, con cui Napoleone aspirava a creare un legame. La bandiera, dunque, confermava nella volontà napoleonica l’unità del suo regno e negli anni divenne così famosa e apprezzata che pare venisse salutata con rispetto dai pirati barbareschi che passavano di fronte all’Isola d’Elba.
Il granito dell’Isola d’Elba
L’Isola d’Elba è ricchissima di un materiale fondamentale in architettura: il granito. La sua estrazione e lavorazione sono di origine romana, e questa tradizione è ancora viva sull’isola grazie alle cooperative di scalpellini che sono nate nella zona del Monte Capanne, nella parte occidentale dell’Isola.
Tanti monumenti famosi devono parte della loro bellezza proprio al granito dell’Elba: racconta il Vasari che ben 7 delle colonne del Pantheon sono “nate” proprio a Seccheto, così come molte colonne del Duomo di Pisa e del suo Battistero (nell’XI secolo erano proprio i Pisani a possedere l’isola e a lavorare nelle sue cave) e altre nella chiesa di S. Michele in Borgo e in quella di S.Frediano.
La schiaccia briaca
L’Isola d’Elba, con la sua storia antichissima, gli intrecci di popoli e culture che vi fiorirono, il suo territorio ricco e vario è una terra di grandi tradizioni culinarie. Ingredienti poveri ma usati con grande fantasia, per sfamare e dare gioia a una popolazione di pescatori, contadini e minatori.
Proprio il dolce tipico della tradizione elbana per eccellenza ha vinto nel 2010 il primo premio alle Olimpiadi dei Sapori, la cosiddetta schiaccia briaca: uvetta, noci, pinoli, mandorle, nocciole, alchermes, vino aleatico e olio sono gli ingredienti principali di questo dolce delizioso che veniva dato ai marinai come cibo nutriente e che durava a lungo nel tempo.
L’Aleatico dell’Elba
Pur essendo un’isola di piccole dimensioni, l’Isola d’Elba è una terra ricchissima che possiede tanti motivi d’orgoglio. Uno di questi è il riconoscimento della DOCG per il suo vino d’eccellenza, l’Aleatico dell’Elba. Questo vino passito viene affinato per almeno un anno in barrique. Il risultato è un vino rosso intenso, con riflessi violacei, caratterizzato da sentori di frutta secca e confettura.
L’isola di Napoleone
La vita di Napoleone è strettamente legata all’Isola d’Elba perché dopo la rovinosa battaglia di Lipsia fu costretto ad abdicare dal trono di Francia (Napoleone fino a quel momento era Imperatore dell’intera Europa) e scelse l’isola per il suo esilio. Per i nove mesi in cui risiedette sull’isola cercò di modernizzarla e fece costruire una rete stradale, così come favorì lo sviluppo del settore industriale. Vi consiglio una visita ai musei napoleonici, partendo dalla Palazzina dei Mulini e dalla Villa di San Martino.