Coldiretti, bene vespa Samurai contro cimice asiatica
“Finalmente una buona notizia, con questa apertura alla vespa samurai ci auguriamo che la cimice abbia vita breve o che per lo meno rallenti il suo proliferare, al tempo stesso speriamo che l’insetto non vada a disturbare il lavoro degli altri insetti antagonisti per le nostre coltivazioni”. Con queste parole Giuseppe Cazzoletti, frutticoltore e orticoltore di Mairano (BS), commenta il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer lo scorso anno ha provocato una strage nei campi con danni importanti a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegie e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.
E’ di ieri infatti la firma del Decreto del Ministero dell’Ambiente che sigla l’inizio sperimentale della “lotta biologica” in piena emergenza coronavirus. Il decreto autorizza anche la Regione Lombardia all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica).
Giacomo Lussignoli, presidente Condifesa Lombardia Nord-Est e cerealicoltore di Ghedi (BS), accoglie con ottimismo la notizia ma sottolinea che: “non possiamo pensare che la lotta biologica, da sola, rappresenti la soluzione per tutti i problemi che oggi stiamo vivendo nelle campagne, è necessario il sostegno delle istituzioni alle imprese per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio, il loro intervento è fondamentale per trovare soluzioni concrete ed efficaci a questa situazione particolarmente gravosa”.
La cimice asiatica ha invaso anche le coltivazioni bresciane – precisa Condifesa Lombardia Nord Est- con un danno stimato attorno ai 2 milioni di euro, colpendo principalmente la soia, il mais, e le coltivazioni di verdura e frutta.
L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è previsto nei prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha iniziato ad attaccare nuovamente i frutteti.
Una testimonianza dell’importanza degli insetti antagonisti in agricoltura arriva da una giovane azienda bresciana: “per tutelarci dalla cimice asiatica – interviene Stefano Rocco, frutticoltore di Brescia e presidente di ABO, l’associazione bresciana frutticoltori – abbiamo deciso di mettere le reti antinsetto su melo e ciliegio e non su pesco e albicocco; la notizia dei lanci della vespa samurai ci rende particolarmente entusiasti, riteniamo infatti che per la coltivazione di frutta la migliore difesa sia intervenire a livello di ecosistema con antagonisti naturali, trovando il giusto equilibrio tra produzione e rispetto dell’ambiente”.
La “cimice marmorata asiatica” – precisa Coldiretti Brescia – arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché è capace di attaccare centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpito ben 48mila aziende agricole.