Coronavirus, Coldiretti: vertice tra Prandini e il commissario UE
L’Europa deve difendere la propria sovranità alimentare garantendo un budget adeguato alla politica agricola comunitaria (Pac) per sostenere gli agricoltori e a non dipendere dall’estero per cibo e bevande che sono diventanti un elemento strategico per la ripresa economica dell’UE. E’ quanto ha sostenuto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel Vertice bilaterale con il Commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski in piena emergenza pandemia coronavirus che ha sconvolto i mercati agroalimentari mondiali.
Ho rappresentato al Commissario Wojciechowski la necessità di assicurare alla Politica Agricola Comune le opportune risorse oggi e in futuro affinché – ha sottolineato Prandini – ci siano in futuro finanziamenti adeguati per le misure di mercato e strumenti rapidi e flessibili per rispondere a crisi come quella del coronavirus. Abbiamo evidenziato al Commissario che – ha precisato Prandini – le risorse appostate per i settori in crisi sono insufficienti e abbiamo altresì richiesto il riconoscimento dello stato di crisi anche per il comparto suinicolo e per i vitelli oltre che ulteriori misure a sostegno per latte, bovini, vino, olio di oliva e florovivaismo.
Si tratta di un’esigenza fondamentale anche per il territorio bresciano – precisa il Direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano – infatti, la prima provincia agricola d’Italia, attraverso l’attuale PAC porta ogni anno sul territorio, tra pagamento diretto dei titoli, premio greening e vari premi accoppiati tra cui premio bovini da latte, bovini da carne, vacche nutrici, ovicaprini, soia, pomodoro e olio d’oliva, circa 100 milioni di euro.
Abbiamo condiviso con il Commissario – ha concluso Prandini – la centralità della Strategia Farm to Fork in termini di visione per il futuro, dove costruire le basi per una maggiore trasparenza di mercato attraverso l’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro a livello europeo ed abbiamo apprezzato l’apertura ad uno sviluppo sempre maggiore delle filiere corte come strumento per diminuire le distanza tra produttore e consumatore.