Confartigianato benessere segnala il pericolo delle attività irregolari
Massetti: «No all’abusivismo. Tutelate la salute vostra e altrui»
«Estetiste e acconciatori sono chiusi, attenti agli abusivi». La cronaca locale ne ha già segnalato i primi casi. In aumento, a seguito delle chiusure previste dal decreto del DPCM dell’11 marzo scorso, attività improvvisate, irregolari e abusive. Soprattutto parrucchieri ed estetisti, anche a domicilio, reperibili soprattutto sul web: «L’abusivismo è da sempre uno dei mali più devastanti dell’economia italiana. Nel benessere raggiunge numeri impressionanti aggiunge al danno la beffa: i primi a correre il rischio di conseguenze poco piacevoli sono proprio i clienti, per una manipolazione o una lavorazione sbagliata o per il mancato rispetto delle norme igieniche. Un problema che in queste ultime settimane di emergenza sanitaria è tornato particolarmente attuale, con tante segnalazioni di estetiste, parrucchieri e altri abusivi pronti a intervenire a casa dei clienti, in barba alle disposizioni governative sulla chiusura delle attività e sul divieto di lasciare la propria casa. La cura del corpo ai tempi del covid-19 può attendere. Resistete alla tentazione, tutelate la vostra salute e quella altrui, anche per chi ha chiuso. Le imprese di acconciatura ed estetica, quelle che non solo oggi, ma sempre, operano nel rispetto delle regole, sia dal punto di vista della formazione obbligatoria, sia per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari dei locali e salvaguardano la salute e i propri clienti, sono chiusi – è l’appello del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue – invitiamo a fare attenzione alle proposte di servizi da parte di chi opera abitualmente, e in questo particolare momento in deroga alle regole. Un salone di acconciatura o un centro estetico aperti oggi, un operatore che offre i propri servizi presso il proprio domicilio o presso quello del cliente è abusivo». L’appello di Confartigianato è quello di «tutelare la propria e l’altrui salute, rispettando alla lettera quanto disposto per il contenimento della epidemia da Covid-19».