Associazione Artigiani: nuovi chiarimenti sul bonus facciate

Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2020 e dal decreto fiscale 2020, i contribuenti da quest’anno, oltre a poter fruire dei bonus casa 2020 per la riqualificazione energetica e ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde, possono beneficiare anche di una nuova detrazione IRPEF 2020, quella per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici, pari al 90% delle spese sostenute.

Nuovi chiarimenti ed esempio arrivano dalle principali fonti di informazione: il caso più semplice è quello della pulitura con tinteggiatura delle pareti esterne. Qui la detrazione è al 90%, e ogni 100 euro spesi quest’anno se ne scontano dall’Irpef (o dall’Ires) 9 euro all’anno dal 2021 al 2030. Il bonus facciate, però, ha requisiti ben precisi e chi non vi rientra può ritrovarsi a zero o con un’altra detrazione:

  • se la facciata ritinteggiata racchiude un cortile interno e non è visibile dalla strada, non si ha diritto al maxisconto, ma solo all’eventuale 50% sulle ristrutturazioni edilizie (che premia le manutenzioni ordinarie, come la pulitura e tinteggiatura, solo su parti comuni condominiali);
  • se l’edificio non si trova in zona urbanistica A e B, magari perché è in aperta campagna: non si ha diritto al bonus facciate, ma potrebbero esserci altri sconti. La moltiplicazione dei bonus è un problema che si pone per quasi tutti i lavori più pesanti rispetto alla semplice tinteggiatura, anche quando l’edificio si trova in zona A o B e la parete è comunque “esterna”, come richiede la legge di Bilancio 2020 (articolo 1, commi 219-224);
  • quando si rifà l’intonaco della facciata, la legge impone di installare anche un cappotto termico – con i requisiti tipici dell’ecobonus al 65% – se i lavori riguardano più del 10% della superficie disperdente lorda dell’edificio (contando anche tetti e basamento). Tuttavia, se sulla facciata ci sono piastrelle o «altri materiali» che stravolgerebbero l’aspetto dell’immobile per coibentarlo, l’Agenzia delle Entrate permette di non conteggiare queste superfici nel 10% (circolare 2/E del 2020). Il che può consentire di evitare il cappotto termico;
  • i lavori sulla facciata sono anche l’occasione per eseguire riparazioni non agevolate dalla detrazione al 90 per cento. Ad esempio, finestre, portoni, recinzioni, tetti e lastrici solari sono tutti esclusi dal bonus facciate, ma possono avere una o più detrazioni differenti. L’agevolazione del 90% si applica, invece, a balconi, parapetti, grondaie, pluviali, cornicioni, ornamenti, fregi e componenti impiantistiche (come i cavi di antenne e condizionatori). In caso di lavori che beneficiano di più sconti conviene fatturare e pagare separatamente le diverse opere.

Il metodo di pagamento da usare è il bonifico parlante (per recupero edilizio o risparmio energetico). Solo il bonus verde ammette bonifici ordinari, carte e assegni.

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