“Carpine d’argento”: un tredici ricco di significati
Domenica 8 dicembre il Piccolo Teatro di Palazzo Deodato Laffranchi a Carpenedolo ospiterà la tredicesima edizione del “Carpine d’Argento”. Una manifestazione, quella ideata ed organizzata dall’associazione culturale “Francesco Trigiani”, che in questi anni non solo è cresciuta in modo costante dal punto di vista del prestigio, ma ha saputo assumere un significato profondo e preciso. Si tratta infatti di un momento che riesce a riunire in una sola, coinvolgente occasione cultura e socializzazione, un riconoscimento illustre che, partendo dalla comunità carpenedolese e dal suo territorio, è stato in grado di farsi apprezzare in ambito nazionale. E’ proprio prendendo spunto da queste fertili “radici” che ogni anno la giuria guidata dal presidente Enzo Trigiani individua i personaggi meritevoli di essere posti al centro dell’attenzione e la cui opera rappresenta un esempio concreto degli ideali che costituiscono il punto di riferimento del “Carpine d’Argento” sin dalla sua nascita. Figure che sono protagoniste nel loro campo, per un impegno che spazia dai confini di Carpenedolo sino a giungere a livello nazionale, come ci ha confermato nei dodici anni messi in archivio l’elenco dei premiati, che da personaggi che si sono distinti in terra carpenedolese e bresciana è giunto sino alla ribalta nazionale con nomi che certo non hanno bisogno di troppe presentazioni come Enrico Letta, don Andrea Gallo, Gherardo Colombo, don Antonio Mazzi e tante altri personaggi di spicco che hanno fatto conoscere il premio dell’associazione “Francesco Trigiani” in tutta Italia.
Un filo conduttore che proseguirà pure in questa edizione 2019 che sta per aprire il suo sipario. In questo senso non si vuole ovviamente entrare nei dettagli della premiazione (che inizierà alle 16.30), ma si può comunque anticipare che domenica 8 dicembre saliranno sul palco la pittrice Roberta Marchini, che nel pomeriggio di sabato 7 inaugurerà la personale sempre nei locali di Palazzo Deodato Laffranchi secondo una consolidata consuetudine dell’associazione “Francesco Trigiani”, l’associazione “Nonni di Carpenedolo”, il magistrato Paolo Savio che ha affrontato importanti tematiche collegate alla giustizia e Marco Bonometti, imprenditore di successo e figura strettamente legata al territorio che sostiene attraverso molteplici iniziative. Dalle splendide opere di un’artista emergente all’impegno per la propria comunità e non solo dei nonni di Carpenedolo, da un pubblico ministero che con indubbio coraggio ha voluto studiare in profondità il fenomeno della criminalità ad un dirigente d’azienda capace di vedere la sua attività come uno strumento per offrire un contributo positivo alla terra bresciana, saranno ancora una volta numerosi e ricchi di significato i temi che il “Carpine d’Argento” saprà proporre a tutte le persone che decideranno di cogliere l’interessante occasione che sarà ulteriormente impreziosita dallo spazio che verrà dedicato al Gruppo Artistico Graziotti, un altro fiore all’occhiello culturale di Carpenedolo, una realtà che, nata con l’intento di celebrare un personaggio di assoluto rilievo come Aristide Graziotti, sta portando avanti un importante percorso che riesce a diffondere tutte le forme di arte dalla pittura, alla scultura sino a comprendere la fotografia. Tutto questo e tanto altro ancora per una manifestazione che, come accade ormai da diversi anni a questa parte, si avvarrà pure dell’accompagnamento, eccezionale per qualità e sentimento, delle musiche del maestro Luca Tononi.
Una colonna di grande prestigio per l’iniziativa carpenedolese, che anche quest’anno accoglierà il pubblico e “collegherà” nel modo più bello il passaggio del testimone tra i diversi premiati. Per loro, che riceveranno l’elegante penna in legno di carpino appositamente ideata da un abile artigiano, divenuta l’ambitissimo simbolo del premio, il “Carpine d’Argento” sarà anche l’occasione per raccontarsi alle persone presenti in sala e per svelare qualche piccolo, segreto del loro percorso di vita. In tema di segreti, però, la scaletta delle premiazioni 2019 è ancora ricca di cose da scoprire che verranno svelate proprio durante l’intenso pomeriggio dell’8 dicembre. Valide ragioni in più per non mancare una festosa ricorrenza che promette fin d’ora di regalare emozioni, sorrisi e, piccole, grandi cose da imparare. Tutti aspetti che, in estrema sintesi, non sono altro che le variegate componenti della vita che saranno poste sotto le luci dei riflettori del Piccolo Teatro di Palazzo Deodato Laffranchi a Carpenedolo.