Bimbi in Braille sul palco del Sant’Afra con un musical
Dopo il successo del musical Le Alici controcorrente, che li ha visti impegnati in ben 8 repliche, i ragazzi dell’Associazione Bambini in Braille tornano sul palco del Teatro Sant’Afra venerdì 12 aprile (ore 20.30) con lo spettacolo Il Piccolo Principe di Bambini in Braille.
Grazie a una velocissima condivisione su Facebook i posti disponibili, oltre 300, sono già stati tutti prenotati. La grande adesione è anche la dimostrazione della bravura dei giovani attori, membri dell’Officina dei Linguaggi Non Convenzionali, gestita da Bambini in Braille. Il progetto di arte performativa “THE NEW MUSICAL PROJECT – IL NOSTRO TEATRO INCLUSIVO” permette ai ragazzi ipovedenti, non vedenti e normodotati di imparare a recitare, cantare e danzare con l’aiuto di educatori e di professionisti dello spettacolo grazie al supporto dei servizi sociali del Comune di Brescia che ha accolto il laboratorio di musical all’interno di Vivi il Quartiere.
Gli studenti della Scuola Bottega Artigiani della sezione Grafica e Audio e Video attraverso l’alternanza scuola – lavoro seguiranno le riprese video e le foto delle prove e della serata tanto attesa.
Il musical de Il Piccolo Principe, che sarà riproposto a settembre agli alunni delle scuole di Brescia e provincia, trae spunto dal racconto di Antoine de Saint-Exupéry Edizioni Paoline ruota a torno a temi importanti come il senso della vita, il significato dell’amore e il valore dell’amicizia.
Il ricavato dell’evento permetterà a Bambini in Braille di continuare a sostenere i suoi progetti ambito artistico a giovani non vedenti.
Inoltre, per aiutare l’Associazione, fino a Pasqua sarà possibile ordinare un uovo di Pasqua al latte o fondente scrivendo a info@bambiniinbraille.it oppure chiamando il numero 393 9463428.
Per conoscere tutti gli eventi organizzati dall’Associazione basta seguire la pagina Facebook Bambini in Braille e visitare il sito www.bambiniinbraille.it.
Bambini in Braille è un’associazione di volontariato nata nel 2015 a Brescia per volontà di un gruppo di genitori con bambini con disabilità visive di varia entità. In pochi anni è diventata punto di riferimento per le famiglie che desiderano sviluppare il potenziale artistico-culturale del proprio bimbo che mostra capacità musicali e recitative. Bambini in Braille ha dato, infatti, vita all’Officina dei Linguaggi Non Convenzionali, un laboratorio di arte performativa, rivolto sia a bambini non vedenti sia normodotati, che punta a creare percorsi integrati attraverso l’arteterapia, musicoterapia e danzaterapia, grazie all’operato di professionisti dello spettacolo, operatori specializzati e di educatori. Inoltre, si dedica a creare formule di sostegno psicologico sia a ragazzi non vedenti sia alle loro famiglie, di gruppo o individualizzati.
Nata inizialmente per difendere i diritti sull’integrazione scolastica di bambini con disabilità, tenendo conto dei continui cambiamenti normativi e istituzionali, ha posto al centro della sua mission il bambino con disabilità visive – e non solo – e il suo sviluppo culturale al di fuori della scuola. Con l’aiuto di insegnanti, educatori e terapisti è riuscita a scardinare, infatti, l’idea che un bambino non vedente sia una persona debole, indifesa e poco incline ad attività sociali. Un bambino non vedente ha le stesse capacità creative e la stessa voglia di mettersi in gioco di un normodato, ed è allo stesso modo desideroso di arricchire il suo bagaglio esperienziale anche attraverso il teatro, la musica e la danza.