Esportazioni, continua il boom bresciano

Continua il boom dell’export bresciano, che nel secondo trimestre 2018 (dati cumulati) fa registrare una crescita del 9,1%. Nel complesso i beni e i servizi esportati dalle imprese bresciane nei primi sei mesi dell’anno ammontano a 8.607.605.950 euro. In crescita anche le
importazioni, pari a 5.142.393.795 euro (+11,5% sul 2017). A confermare il trend anche i dati di confronto sul singolo semestre (2018 e 2017) e
del secondo e primo trimestre 2018, entrambi col segno positivo. A trainare la crescita delle esportazioni sono, nell’Unione Europea, la
Germania (1.801.054.184 euro, +12,5% rispetto ai primi sei mesi del 2017) e la Francia (982.755.651, +9,1%) mentre nell’America
settentrionale sono gli Stati Uniti, Paese nel quale le esportazioni hanno raggiunto la cifra di 581.503.421 euro (+18,8%). In lieve calo le
esportazioni verso l’Asia (in particolare verso l’area mediorientale l’India), ad eccezione della Cina, dove le esportazioni sono in lieve
crescita ma dove resta forte il disavanzo commerciale (232 milioni di euro circa l’export, contro 357 milioni di importazioni). In lieve calo
anche le esportazioni verso l’Africa.

I dati bresciani rielaborati dall’ufficio studi di Apindustria paiono in linea con quanto elaborato dall’Istituto di Ricerca Nazionale. «Numeri
da salutare con soddisfazione – afferma Alessandro Orizio, vicepresidente di Apindustria con delega all’internazionalizzazione -,
soprattutto quelli relativi alle esportazioni in Germania e negli Stati Uniti. Le imprese esportatrici bresciane si confermano molto forti nei
mercati tradizionali, un po’ meno verso l’Asia e resta il problema dei rapporti con la Cina, Paese col quale rimane forte il disavanzo
commerciale. Una questione che riguarda molte nostre imprese manifatturiere».

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